***Annunci del Mega Forum***
Vuoi sapere tutto sul MegaForum? Vai sulla MegaPedia, l'enciclopedia ufficiale del MF!
Non riesci a postare? Clicca qui e consulta le nostre linee guida.
Nuova Discussione
Rispondi
 

Coronavirus

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2022 18:27
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 36.850
Post: 36.850
Registrato il: 20/05/2013
Età: 31
Sesso: Maschile
27/03/2020 11:47
 
Quota

Oggetto: LETTERA DEI MEDICI DI BERGAMO

La lettera dei medici di Bergamo è un'accusa al sistema lombardo.

La lettera dei medici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo al New England Journal of Medicine che Fabio Sabatini, professore associato alla Sapienza di Roma, ha tradotto.

Un grido di allarme struggente e un atto di accusa durissimo.

“Lavoriamo all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una struttura all’avanguardia con 48 posti di terapia intensiva. Nonostante Bergamo sia una città relativamente piccola, è l’epicentro dell’epidemia con 4305 casi, più di Milano e di qualsiasi altro comune nel paese.
Il nostro ospedale è altamente contaminato e siamo già oltre il punto del collasso: 300 letti su 900 sono occupati da malati di Covid-19. Più del 70% dei posti in terapia intensiva sono riservati ai malati gravi di Covid-19 che abbiano una ragionevole speranza di sopravvivere.
La situazione è così grave che siamo costretti a operare ben al di sotto dei nostri standard di cura. I tempi di attesa per un posto in terapia intensiva durano ore. I pazienti più anziani non vengono rianimati e muoiono in solitudine senza neanche il conforto di appropriate cure palliative. Le famiglie non possono avere alcun contatto coi malati terminali e sono avvisate del decesso dei loro cari per telefono, da medici benintenzionati ma esausti ed emotivamente distrutti.
Nelle zone circostanti la situazione è anche peggiore. Gli ospedali sono sovraffollati e prossimi al collasso, e mancano le medicazioni, i ventilatori meccanici, l’ossigeno e le mascherine e le tute protettive per il personale sanitario. I pazienti giacciono su materassi appoggiati sul pavimento.
Il sistema sanitario fatica a fornire i servizi essenziali come l’ostetricia, mentre i cimiteri sono saturi e (l’accumulazione dei cadaveri, ndt) crea un ulteriore problema di salute pubblica.
Il personale sanitario è abbandonato a se stesso mentre tenta di mantenere gli ospedali in funzione. Fuori dagli ospedali, le comunità sono parimenti abbandonate, i programmi di vaccinazione sono sospesi e la situazione nelle prigioni sta diventando esplosiva a causa della mancanza di qualsiasi distanziamento sociale.
Siamo in quarantena dal 10 marzo. Purtroppo il resto del mondo sembra non essersi accorto che a Bergamo l’epidemia è fuori controllo.
I sistemi sanitari occidentali sono stati costruiti intorno al concetto di patient-centered care (un approccio per cui le decisioni cliniche sono guidate dai bisogni, dalle preferenze e dai valori del paziente, ndt). Ma un’epidemia richiede un cambio di prospettiva verso un approccio community-centered care. Stiamo dolorosamente imparando che c’è bisogno di esperti di salute pubblica ed epidemie. A livello nazionale, regionale e di ogni singolo ospedale ancora non ci si è resi conto della necessità di coinvolgere nei processi decisionali chi abbia le competenze appropriate per contenere i comportamenti epidemiologicamente pericolosi.
Per esempio, stiamo imparando che gli ospedali possono essere i principali veicoli di trasmissione del Covid-19, poiché si riempiono rapidamente di malati infetti che contagiano i pazienti non infetti. Lo stesso sistema sanitario regionale contribuisce alla diffusione del contagio, poiché le ambulanze e il personale sanitario diventano rapidamente dei vettori. I sanitari sono portatori asintomatici della malattia o ammalati senza alcuna sorveglianza.
Alcuni rischiano di morire, compresi i più giovani, aumentando ulteriormente le difficoltà e lo stress di quelli in prima linea.
Questo disastro poteva essere evitato soltanto con un massiccio spiegamento di servizi alla comunità, sul territorio. Per affrontare la pandemia servono soluzioni per l’intera popolazione, non solo per gli ospedali.
Cure a domicilio e cliniche mobili evitano spostamenti non necessari e allentano la pressione sugli ospedali. Ossigenoterapia precoce, ossimetri da polso, e approvvigionamenti adeguati possono essere forniti a domicilio ai pazienti con sintomi leggeri o in convalescenza. Bisogna creare un sistema di sorveglianza capillare che garantisca l’adeguato isolamento dei pazienti facendo affidamento sugli strumenti della telemedicina.
Un tale approccio limiterebbe l’ospedalizzazione a un gruppo mirato di malati gravi, diminuendo così il contagio, proteggendo i pazienti e il personale sanitario e minimizzando il consumo di equipaggiamenti protettivi.
Negli ospedali si deve dare priorità alla protezione del personale medico. Non si possono fare compromessi sui protocolli; l’equipaggiamento deve essere disponibile. Le misure per prevenire il contagio devono essere implementate massicciamente, in tutti i luoghi compresi i veicoli. Abbiamo bisogno di strutture ospedaliere interamente dedicate al Covid-19 e separate dalle aree non contagiate.
Questa epidemia non è un fenomeno che riguarda soltanto la terapia intensiva, è una crisi umanitaria e di salute pubblica. Richiede l’intervento di scienziati sociali, epidemiologi, esperti di logistica, psicologi e assistenti sociali. Abbiamo urgente bisogno di agenzie umanitarie che operino a livello locale.
L’OMS ha lanciato l’allarme sugli allarmanti livelli di inazione (dei paesi occidentali, ndt). Sono necessarie misure coraggiose per rallentare l’infezione. Il lockdown è fondamentale: in Cina il distanziamento sociale ha ridotto la trasmissione del contagio di circa il 60%. Ma non appena le misure restrittive saranno rilassate per evitare di fermare l’economia, il contagio ricomincerà a diffondersi.
Abbiamo bisogno di un piano di lungo periodo per contrastare la pandemia.
Il coronavirus è l’Ebola dei ricchi e richiede uno sforzo coordinato e transnazionale. Non è particolarmente letale, ma è molto contagioso. Più la società è medicalizzata e centralizzata, più si diffonde il virus.
La catastrofe che sta travolgendo la ricca Lombardia potrebbe verificarsi ovunque.”



Cristo.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 12.006
Post: 6.940
Registrato il: 17/04/2011
Città: DESIO
Età: 43
Sesso: Maschile
Occupazione: studente/lavora
27/03/2020 11:47
 
Quota

Batista se mi dici dove lavori evito di venirci.

Oltre a ciò io sapevo che la sicurezza e salubrità del luogo di lavoro era a carico della azienda, non mi risulta che ci siano obblighi specifici in questi casi.
Potrei sentire il mio sindacalista che però negli ultimi giorni é disperso
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 109.787
Post: 75.573
Registrato il: 13/05/2011
Città: SEREGNO
Età: 32
Sesso: Maschile
27/03/2020 11:52
 
Quota

Re:
captainkeane, 27/03/2020 11:47:

Batista se mi dici dove lavori evito di venirci.

Oltre a ciò io sapevo che la sicurezza e salubrità del luogo di lavoro era a carico della azienda, non mi risulta che ci siano obblighi specifici in questi casi.
Potrei sentire il mio sindacalista che però negli ultimi giorni é disperso




ti scrivo in privato cosi gli altri si infettano
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 39.504
Post: 14.533
Registrato il: 13/04/2011
Città: LECCE
Età: 36
Sesso: Maschile
27/03/2020 12:01
 
Quota

Comunque io non credo al tema: riformiamo l'Europa, l'Europa è questa.

Se domani implodesse, chi avrebbe problemi minori sono Germania e Francia e questo loro lo sanno.

Per me bisogna preparare il piano B, perchè nulla vieta che tra qualche tempo non siano queste due stesse nazioni a farla cadere, se non più conveniente.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 47.313
Post: 27.798
Registrato il: 14/04/2011
Sesso: Maschile
Occupazione: GSM
Alesi è un coglione ed io peggio di lui
27/03/2020 12:08
 
Quota

Re:
Megablast, 27/03/2020 12:01:

Comunque io non credo al tema: riformiamo l'Europa, l'Europa è questa.

Se domani implodesse, chi avrebbe problemi minori sono Germania e Francia e questo loro lo sanno.

Per me bisogna preparare il piano B, perchè nulla vieta che tra qualche tempo non siano queste due stesse nazioni a farla cadere, se non più conveniente.




Insomma conviene iniziare ad investire in marina ed esercito. [SM=g5608792]

A me sempre che tutti i grossi conflitti bene o male abbiano avuto le stesse micce alle polveriere.
[Modificato da Undertaker-dx 27/03/2020 12:11]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 17.824
Post: 17.165
Registrato il: 14/04/2011
Città: BARI
Età: 38
Sesso: Maschile
27/03/2020 12:23
 
Quota

boris johnson positivo [SM=j5608876] [SM=j5608876] [SM=j5608876]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 19.849
Post: 14.169
Registrato il: 14/04/2011
Città: QUARONA
Età: 42
Sesso: Maschile
Non ho un cellulare con WhatsApp
e non lo avrò mai.
27/03/2020 12:23
 
Quota

Megablast, 27/03/2020 12:01:

Comunque io non credo al tema: riformiamo l'Europa, l'Europa è questa.

Se domani implodesse, chi avrebbe problemi minori sono Germania e Francia e questo loro lo sanno.

Per me bisogna preparare il piano B, perchè nulla vieta che tra qualche tempo non siano queste due stesse nazioni a farla cadere, se non più conveniente.

Purtroppo è cosi.
Se non capita davvero qualcosa, cade tutto.
Penso che senza ue la germania cmq si mangia in un sol boccone la francia a sto giro

Ps: Boris Johnson positivo al covid
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.549
Post: 8.403
Registrato il: 14/04/2011
Sesso: Maschile
27/03/2020 12:31
 
Quota

Rust Cohle, 27.03.2020 11:33:

Quantomeno è un sistema degno di essere definito tale, pur con tutti i suoi difetti e pur nel pieno diritto di farselo piacere o meno.

Personalmente preferisco un sistema organizzato rispetto ad un ibrido non funzionante, proprio per definizione.

Però quello è una nazione, l'Europa no. Per arrivare a quel livello dovresti avere una centralizzazione europea molto più forte. Sicuri di volerlo? I governi dei singoli paesi perderebbero di importanza nelle decisioni fondamentali. È esattamente il contrario delle posizioni sovraniste.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 13.782
Post: 5.571
Registrato il: 18/04/2011
Età: 33
Sesso: Maschile
27/03/2020 12:34
 
Quota

Re:
MrBlonde24, 27/03/2020 12:23:

boris johnson positivo [SM=j5608876] [SM=j5608876] [SM=j5608876]




Ci mancava solo che questo virus si incrociasse con un'altra specie animale.
27/03/2020 12:35
 
Quota

Johnson positivo
godo.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 84.103
Post: 17.212
Registrato il: 15/04/2011
Sesso: Maschile
27/03/2020 12:36
 
Quota

MrBlonde24, 27/03/2020 12:23:

boris johnson positivo [SM=j5608876] [SM=j5608876] [SM=j5608876]

Karma.

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 19.850
Post: 14.170
Registrato il: 14/04/2011
Città: QUARONA
Età: 42
Sesso: Maschile
Non ho un cellulare con WhatsApp
e non lo avrò mai.
27/03/2020 12:41
 
Quota

pizzo83, 27/03/2020 12:31:

Però quello è una nazione, l'Europa no. Per arrivare a quel livello dovresti avere una centralizzazione europea molto più forte. Sicuri di volerlo? I governi dei singoli paesi perderebbero di importanza nelle decisioni fondamentali. È esattamente il contrario delle posizioni sovraniste.

Non potrà mai essere l ue come gli usa, per una questione di storia che porta a strascichi che son oggi i sovranismi domani altre cose.
Il dramma dell ue è stata la scarsa lungimiranza degli europeisti quando il gioco si è fatto duro.
Oggi hanno l ultima carta in un periodo di guerra , se la toppano è finita.
Il dramma è che oltre all ue non ci sono all orizzonte movimenti democratici illumimati, ma movimenti sovranisti figli del peggior fascismo uscito dal 1943 in poi.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 36.853
Post: 36.853
Registrato il: 20/05/2013
Età: 31
Sesso: Maschile
27/03/2020 12:45
 
Quota

Re:
pizzo83, 27/03/2020 12:31:

Però quello è una nazione, l'Europa no. Per arrivare a quel livello dovresti avere una centralizzazione europea molto più forte. Sicuri di volerlo? I governi dei singoli paesi perderebbero di importanza nelle decisioni fondamentali. È esattamente il contrario delle posizioni sovraniste.




Non sarebbe male, anche perché come si è ben visto i problemi più gravi (oggi la pandemia, domani le migrazioni e i cambiamenti climatici) non hanno frontiere.

Concordo con loro, un'UE molto più forte e governi nazionali meno rilevanti [SM=g5608802]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 12.007
Post: 6.941
Registrato il: 17/04/2011
Città: DESIO
Età: 43
Sesso: Maschile
Occupazione: studente/lavora
27/03/2020 12:48
 
Quota

L’idea - espressa da Mario Draghi - che gli stati debbano indebitarsi oggi per poter affrontare la congiuntura economica negativa ha sollevato un giubilo. Ma cosa sta dicendo Draghi esattamente?
1. Che il debito è una variabile politica: non è determinata dal mercato e la sua stabilità instabilità sono fattori tutti interni alle scelte politiche.
2. Che siamo di fronte all’inconfutabilità dell’inadeguatezza del mercato quale meccanismo di assicurazione e riequilibrio.
3. Il potere su cosa, quanto e come produrre deve rimanere in seno alle imprese, lo Stato è solo un lubrificante che garantisce il loro buon vivere, un soggetto passivo.
Due grandi ammissioni che arrivano da un personaggio non qualunque. Ma a noi deve interessarci il quadro complessivo della linea teorico-politica che guida le paroel di Draghi. Per salvare l’economia bisogna ricorrere a mobilitare il “sistema finanziario” con garanzie publbiche affinché vi sia la liquidità necessaria per salvare il tessuto produttivo e sostenere i redditi. Fare debito non è un problema insomma e non potrebbe essere altrimenti visto gli effetti negativi della crisi sul Pil! Ma dietro questa per noi ovvietà che ormai vede solo pochi paesi contrari nulla si dice sul ruolo della Banca Centrale Europea e sulla necessità che questa divenga prestatrice di ultima istanza, garantendo la sostenibilità nel medio – lungo periodo dell’indebitamento contro gli attacchi speculativi del mercato. E’ solo una dimenticanza? Pensiamo proprio di no.
Quello che per Draghi è invece chiaro è che lo Stato intervenga oggi per salvare il sistema, che domani tornerà a prosperare con gli stessi meccanismi di ieri. Nessuna riforma quindi del sistema economico, nessun ripensamento sull’assetto dell’eurozona, nessuna idea su come lo Stato debba tornare a svolgere un ruolo di primo piano nell’economia. Niente di tutto questo. Solo la solita idea che lo Stato torna utile quando il mercato fallisce. Non possiamo permettercelo, caro Draghi.

Mi trovo d'accordo
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.550
Post: 8.404
Registrato il: 14/04/2011
Sesso: Maschile
27/03/2020 12:56
 
Quota

Megablast, 27.03.2020 12:01:

Comunque io non credo al tema: riformiamo l'Europa, l'Europa è questa.

Se domani implodesse, chi avrebbe problemi minori sono Germania e Francia e questo loro lo sanno.

Per me bisogna preparare il piano B, perchè nulla vieta che tra qualche tempo non siano queste due stesse nazioni a farla cadere, se non più conveniente.

Però la Francia sto giro non è d'accordo, è questo potrebbe essere un vantaggio per noi.
L'alternativa si chiama Cina, ma vuol dire uscire dall'EU
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com